PARMA - Serpeggia del malumore alla fine della cerimonia tra le migliaia di tifosi giunte per la presentazione della rosa del Suburbia A.C.D. per la nuova stagione della Burdesliga. Nei giorni precedenti il termine del calciomercato dai vertici della società "doppiocrociata" si era parlato di rivoluzione; tuttavia nessun tifoso, pur abituato alle stranezze del Presidente, si sarebbe aspettato di vedere un tale cambiamento nell'organico dei parmigiani.L'impressione che si ha vedendo scorrere le facce e i nomi della nuova compagine è che si sia trattato di un mercato condotto in sordina, guardando più al risparmio che ai grandi nomi o al cuore della curva. Risulta difficile credere che questa squadra sia stata costruita per vinccere la Lega: sembra più, agli occhi del tifoso e dell'addetto ai lavori, che l'obiettivo stagionale sia una tranquilla salvezza, ottenuta magari con il bel gioco e lanciando qualche giovane nell'agone del fantacalcio.
Angelo Peruzzi, attuale d.s., non si nasconde dietro giri di parole: " Alcuni degli obiettivi di mercato sono stati mancati, è inutile negarlo. Il fantamercato è così: per poche migliaia di euro si perdono obiettivi importanti. La squadra però è competitiva, costruita con la classica filosofia del Suburbia: si punta ad avere 25 potenziali titolari, evitando di puntare su pochi grandi nomi. Chiedo ai tifosi di avere fiducia nel mister e di accogliere i nuovi calciatori con il calore che li ha sempre contraddistinti".
Ma andiamola a vedere da vicino la compagine bianco-verde-blu; ad un primo sguardo sembrano mancare, soprattutto in attacco ed in difesa, due-tre grandi nomi capaci di far crescere i giovani e di far sognare le curve. La squadra tuttavia appare solida, ben assortita e capace di dare delle soddisfazioni soprattutto se almeno qualcuna delle numerose promesse si trasformerà in solida realtà.
In porta Buffon, giunto ormai alla ennesima stagione a Parma, non potrà soffrire la concorrenza di Chimenti e Manninger che tuttavia saranno pronti in caso di bisogno.
Il reparto difensivo, completamente rinnovato e orfano di alcuni pezzi grossi, annovera due titolari praticamente certi: Cassetti e Campagnaro che garantiranno certamente spinta e concretezza sulle fascie. Il posto da centrale, invece, se lo contenderanno il giovane Criscito e i più esperti Manfredini e Siviglia. Aronica e Malagò, almeno sulla carta, sembrano destinati a giocare poche partite.
Il centrocampo, decisamente il reparto meglio assortito, non farà dormire sonni tranquilli a mister Maldini impegnato a scegliere tra otto validissimi giocatori. Partono da una posizione leggermente avvantaggiata le due conferme Cigarini e Camoranesi (quest’ultimo nuovo capitano doppiocrociato); per gli altri due posti ci sarà da scegliere tra le rocce Sissoko e Poulsen, il guizzante Cossu e i concreti Mudingayi, Paro e Sammarco.
Nessun pronostico è invece fattibile sull’attacco, dove fatichiamo ad individuare un leader capace di focalizzare il giuoco della squadra. Forse di qualità lievemente inferiore l’uruguagio Oliveira e l’esperto Maccarone. Mentre Milito, Acquafresca, Pellisier e Tiribocchi costituiscono un poker di bomber di razza, col fiuto del gol ma ancora in attesa della stagione della consacrazione.
Alla cerimonia mancava il presidente, ufficialmente in vacanza in Sardegna, più probabilmente defilato per evitare contestazioni. Raggiunto telefonicamente dai microfoni di TeleDucato ha dichiarato : “Mi dispiace per il malcontento dei tifosi, tuttavia sono certo che la squadra si farà valere e combatterà fino in fondo per tutti gli obiettivi. E poi il mercato non è ancora chiuso, abbiamo molti fondi in cassa, e se sarà necessario compieremo delle correzioni in corsa”.
Domenica intanto è attesa a Parma una ridimensionata Rebelde. L’anno scorso questa sfida poteva valere il titolo. Quest’anno potrebbe dare l’opportunità di ottenere i primi tre punti utili a dissipare una fitta nebbia padana fin troppo in anticipo sulla stagione…