PRIMA PUNTATA: LA PREFICA.
Stanchi di stage a rimborso spese? Stufi di avere partita
IVA e fatturare da 10 anni a singolo committente? Estenuati dai mega-concorsi
convocati negli stadi?
Allora aguzzate l’ingegno e riscoprite con noi i vecchi
mestieri di una volta. Ecco la prefica: un mestiere che non può mai passare di
moda, semplicemente perché non mancherà mai la materia prima…
Nella foto degli esempi quanto mai attuali. Si piange per non
aver pareggiato nonostante non si sia segnato nemmeno un gol! Ci si straccia le
vesti a vedere quel sant’uomo di Mario Balotelli squalificato! Ci si butta per
terra imprecando contro l’impossibile doppietta di Gilardino contro il Chievo
oppure perché l’imperforabile difesa del Bologna abbia preso due pere dal
Sassuolo! Si arriva alle convulsioni ingiuriando l’avversario per aver perso
nonostante aver realizzato la stratosferica cifra di sessantaduevirgolacinque? Ma,
soprattutto, ci si
percuote fino al sangue per una doppietta di Gabbiadini!
Ah, i mestieri di una volta! Che poesia, che arte.
Ma soprattutto, la sicurezza di un posto fisso. Perché se
anche non c’è il morto, ci sarà sempre un De Laurentis o uno Zuzz8 Scilipoti
pronto ad ingaggiarvi…
E poi: una carriera brillante davanti a voi. Se vi farete
notare vi si apriranno le porte del giornalismo d’inchiesta: il Fatto
Quotidiano, il Giornale o Pomeriggio Cinque. Che importa? L’importante son le
palanche, e quelle, state certi, non mancheranno!