lunedì 21 ottobre 2013

SPECIALE “ABBATTIAMO LA CRISI”: I VECCHI MESTIERI CHE RITORNANO.


PRIMA PUNTATA: LA PREFICA.

Stanchi di stage a rimborso spese? Stufi di avere partita IVA e fatturare da 10 anni a singolo committente? Estenuati dai mega-concorsi convocati negli stadi?

Allora aguzzate l’ingegno e riscoprite con noi i vecchi mestieri di una volta. Ecco la prefica: un mestiere che non può mai passare di moda, semplicemente perché non mancherà mai la materia prima…



Nella foto degli esempi quanto mai attuali. Si piange per non aver pareggiato nonostante non si sia segnato nemmeno un gol! Ci si straccia le vesti a vedere quel sant’uomo di Mario Balotelli squalificato! Ci si butta per terra imprecando contro l’impossibile doppietta di Gilardino contro il Chievo oppure perché l’imperforabile difesa del Bologna abbia preso due pere dal Sassuolo! Si arriva alle convulsioni ingiuriando l’avversario per aver perso nonostante aver realizzato la stratosferica cifra di sessantaduevirgolacinque? Ma, soprattutto,  ci si percuote fino al sangue per una doppietta di Gabbiadini!

Ah, i mestieri di una volta! Che poesia, che arte.

Ma soprattutto, la sicurezza di un posto fisso. Perché se anche non c’è il morto, ci sarà sempre un De Laurentis o uno Zuzz8 Scilipoti pronto ad ingaggiarvi…

E poi: una carriera brillante davanti a voi. Se vi farete notare vi si apriranno le porte del giornalismo d’inchiesta: il Fatto Quotidiano, il Giornale o Pomeriggio Cinque. Che importa? L’importante son le palanche, e quelle, state certi, non mancheranno! 


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