lunedì 12 settembre 2011

Mega Progetti in casa Stalking

In casa Stalking, dopo la prima partita pareggiata in casa, allo Ryanair Stadium di Barrali, iniziano le proteste. A lamentarsi in primis sono i calciatori, (ovviamente esclusi i negri che non godono di nessun diritto) lamentano un terreno di gioco non adatto alla nuova serie raggiunta.
Il capitano KP Boateng si sfoga con i microfoni di SGAY SPORT 24: "non posso fare nemmeno un passaggio raso terra che è pieno di buche, cuddu cunnu; non ho mai giocato in un campo così brutto, neanche quando ero pulcino nella Sedilese" e prosegue "almeno l'anno scorso a Iglesias il campo era buono, il presidente puzzava di brutto, però ci teneva allo stato del manto erboso".
Ma non sono contenti nemmeno i tifosi...quest'anno infatti l'afflusso di spettatori sarà notevolmente superiore e come già denunciato la settimana scorsa la stazione di Barrali è veramente penosa, incapace di accogliere migliaia di persone.
Manca poi la segnaletica per indirizzarte i tifosi verso lo stadio, e c'è una elevata quantita di barriere architettoniche che impediscono l'accesso ai diversamente abili.
Per non parlare poi dello stadio che ha una capacità di 300 posti (ricordiamo che è stato ideato per ospitare il Barrali in terza categoria), costringendo quindi la società ad organizzare dei maxi schermi all'esterno della struttura.
La situazione è abbastanza precaria, perciò i presidenti dello Stalking Pietro Balloi e Mario (Marco) Piras, hanno incaricato i propri legali di analizzare la comunicazione ufficiale del presidente di lega Zuzzo, i quali hanno dedotto che:
se il presidente Marco Piras si reca a Senorbì a prendere i colpi promessi, possono proseguire i lavori in località Murru de Callu, la quale fa ora parte del comune di Barrali. Quindi contemporaneamente si asseconderebbero le richieste della società che vuole trasferirsi in suddetta località e le pignolerie del presidente di lega e della sua collega, i quali desiderano che la sede della società resti nella ridente cittadina di Barrali.
Visto ciò, i due presidenti non hanno perso tempo e hanno subito effettuato il taglio del nastro per far partire i lavori a Murru de Callu.
L'impianto sportivo sorgerà in un'area completamente pianeggiante che si otterrà spianando questo piccolo rilievo, e comprenderà campi d'allenamento, palestra supermegatecnologica, dormitorio per i ritiri, tre ristoranti, otto centri commerciali, cinema, sala giochi, bivacco, casinò e casino con servizio all-inclusive per le pippe non convocate tipo Larrivey; e infine due ciliegine sulla torta: il nuovo stadio (di cui ancora non si è scelto il nome) e una vallata per il pascolo che verrà sfruttata dai negri che, come è giusto che sia, tra un allenamento e l'altro vivono di pastorizia.
I due presidenti però hanno proprio le mani bucate e finanzieranno anche tutta una serie di infrastrutture tra cui la prima autostrada sarda che verrà chiamata "A zero" (Cagliari - Murru de Callu), una ferrovia che si congiunge con Cagliari e Oristano, e poi un porticciolo sul lago Mulargia e l'allargamento del fiume Flumendosa in modo da renderlo navigabile e far giungere i tifosi anche via fiume.
Grandi progetti quindi in casa Stalking, i presidenti, intervistati sul cantiere, affermano: "con questa nuovo centro sportivo tutti i giocatori saranno spronati a dare il massimo, diventeremo fortissimi e gli altri nove presidenti si devono preparare tutti a succhiare!"

1 commento:

  1. Siete dei gay: i negri non hanno diritti eppoi il portavoce è Boateng. Basta con questa discriminazione dei non-abbastanza-negri: li vogliamo tutti negri uguale!!!

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