Alla Cortese Attenzione
del Consiglio di Lega
Burdesliga
c/o Sexidiscoclub - Gaudì
via Tirso 169
Oristano
Io, Paul Zuzzo, in qualità di presidente emerito della gloriosa compagine fantacalcistica Sojuz FC, plurivincitore della Lega Burdesliga, oltre che di presidente della suddetta Lega da tempo immemore,
CONSIDERANDO
la richiesta pervenuta in data odierna da parte dei presidenti dello Stalking Lisbona circa la modifica della sede sociale della suddetta società dalla ridente cittadina di Barrali all'ignota località di Murru de Callu;
VISTA
gli articoli inerenti alle sedi sociali presenti nel regolamento di Lega (art 1535523, comma w), parte III, ed articolo 1703879332, comma t), parte CCCII);
CONSIDERANDO
che tale Regolamento è stato scritto ed è unicamente conosciuto dallo Scrivente;
PRESO ATTO
della totale arroganza del corteo che ha cinto d'assedio la sede di lavoro dello Scrivente;
CONSIDERANDO
la notevole quantità di figa presente nel corteo stesso medesimo;
CONSIDERANDO
che lo Scrivente ha una collega residente in Barrali, la quale ha proibito allo Scrivente stesso di definire tale comune "Bidda", figuriamoci "paese di merda", ed ha altresì obbligato lo Scrivente a riferirsi al comune in oggetto sempre e solo come "ridente cittadina" pena non fargli conoscere le innumerevoli e di pregevole fatture (quanto immaginarie) pivelle residentie nel comune in oggetto;
PRESO ATTO
della latente omossessualità a fatica celata dai due presidenti "proponenti";
DICHIARA
consapevole delle conseguenze penali previste in caso di dichiarazioni mendaci (art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445), sotto la propria responsabilità, ai sensi degli artt. 46 e 47 del predetto D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, di mandare prima di tutto a fare in culo i Proponenti (per averlo costretto alla redazione del Presente Atto Ufficiale). Secondariamente di annettere al comune di Barrali la località Murru de Callu. Ed infine di obbligare il presidente Marco Piras a recarsi obbligatoriamente nella cittadina di Senorbì per prendere i colpi promessi e francamente meritati.
In fede,
Paul Zuzzo
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