SOJUZ - MADROTTU: LA RIVINCITA

Grande attesa nel capoluogo campidanese per la grande rivincita della lotta scudetto che ha infiammato la Burdesliga 2010. Ulivieri in emergenza, mentre Cavallo confida nella coppia Cavani-Milito.

ORISTANO - E' dal 16 maggio 2010 che tutta Oristano ha segnato col circoletto rosso questo appuntamento. Dal giorno del clamoroso sorpasso al fotofinish che ha negato quella quarta stella che i tifosi delle Furie Rosse già sentivano cucita nel petto.
Il Real Madrottu torna ad Oristano: sono passati poco più di quattro mesi, ma sembrano secoli. Gli oristanesi hanno nel mentre imbroccato una preoccupante involuzione di gioco e risultati, hanno perso la loro guida tecnica e molti pezzi da 90 hanno lasciato Oristano durante il calciomercato estivo. Il presidente Zuzzo ha cercato di rimpiazzarli con un'infornata di giovani di ottime speranze, che finora tuttavia hanno fondamentalmente deluso le responsabilità che la piazza aveva dato loro.
Il Madrottu invece ha ricominciato da dove si era fermata: poco fumo e tanta sostanza. Otto punti nelle prime quattro di campionato lo testimoniano, e sono anche conditi dalla prestazione monstre di Iglesias, dove sette giorni fa i galacticos hanno letteralmente abbattuto l'allora capolista imbattuta della Lega.
Per l'occasione il tecnico dei sardi Renzo Ulivieri recupera l'acciaccato Snejider e lancia per la prima volta da titolare Floccari al centro dell'attacco. Riuscirà il centravanti calabrese a ridare smalto ad un attacco finora impalpabile? Ad affiancarlo il pupillo del presidente Zuzzo Maxi Lopez, mentre per la terza maglia da titolare Barreto è in vantaggio sul deludente Abel Hernandez. Aria di bocciatura definitiva per lo sprinter uruguagio.
A proposito di bocciature, campanello di allarme anche per Schelotto, che ugualmente Zuzzo ha voluto fortemente in Sardegna ma il cui approccio con la massima divisione fantacalcistica non è stato decisamente dei migliori. Se a questo si aggiunge qualche problemino fisico, ecco che l'ala oriunda probabilmente vedrà il calcio d'inizio seduto in panchina. Al suo posto il più concreto Brocchi. Palombo sicuro in cabina di regia, complice anche il perdurante stop di Conti, mentre la quarta maglia dovrebbe essere di Sanchez. Il Nino Maravillha (anche lui reduce da un avvio titubante) si può anche avvalere di una scarsa concorrenza data la squalifica di Giacomazzi e l'infortunio di Kharja.
In terza linea confermatissimi Bonucci e Dias, i quali sono invece reduci da prestazioni esaltanti contro i Bimbi di Satana. Domenica dovranno contenere Cavani e Milito, ma la faccia di quest'ultimo quando ha saputo chi lo marcherà (foto) fa già capire tutto. Antonelli completa la linea difensiva, mentre tra i pali Handanovic è favorito su Sirigu, ma dato il disastroso avvio di campionato per entrambi la scelta definitiva potrebbe essere effettuata all'ultimo minuto.
Fischio di inizio domenica alle ore 15. Arbitra il solito Racalbrutto, si attende il pubblico delle grande occasioni al Lenin-huset.