mercoledì 23 febbraio 2011

Il Madrottu rialza la testa

Dopo un digiuno durato ben tre giornate, il Real Madrottu trova finalmente una sofferta vittoria contro la capolista Fútbol Rebelde.
Ancora una volta, la proverbiale rocciosità della difesa madridista (non per niente soprannominata corazzata) annichilisce letteralmente la manovra avversaria, mentre le note dolenti si ascoltano in attacco.
Là davanti, il Ras della Fossa sceglie di dare fiducia al suo pupillo Denis, ancora una volta non all'altezza, mentre Cavani sbaglia pure un rigore.
Ci pensano la seconda linea Zúñiga, che si conferma una promessa dalle grandi potenzialità, e il neo-acquisto Kharja, già pupillo della tifoseria e soprannominato il kebabbaro, a risolvere la partita.
Dopo la frettolosa cessione di Isla, il discutibile acquisto di Valiani e soprattutto quello mancato di Thiago Motta, il dg La Qualunque sembra infine aver raddrizzato un reparto traballante come il centrocampo.
Non mancano però le polemiche con l'allenatore: "Macché tanque e tanica, questo Denis è proprio un bidone! Se c'era Palacio a quest'ora vincevamo 3 a 0!" ripete La Qualunque, sfruttando il gioco di parole sul soprannome dell'argentino (in spagnolo "tanque" significa "carro armato" ma anche "serbatoio", da cui tanica e quindi bidone).
Anche il presidente Salis mal sopporta quello che è stato più che altro un capriccio di Donato Cavallo, acquistato infortunato e mai ripresosi dopo la lunga degenza.
La corazzata madridista è ora a soli 5 punti dalla vetta, che potrebbero ridursi a 2 dopo il recupero della ventunesima giornata.
"Non abbiamo fatto calcoli," afferma Salis, "il nostro obiettivo è giocare ogni partita come fosse una finale, ma credo che il risultato contro la Suburbia sia a nostro favore, mentre Rebelde è matematico che perda."
Alla domanda se i Bimbi di Satana, attualmente secondi in classifica, siano un problema, risponde: "Noi con i bambini ci facciamo il brodo, peggio che i comunisti!"

1 commento:

  1. Taci!!! Ché non ne becchi una di formazione... Se si ferma Cavani, a Catania possono dormire sogni tranquilli...

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