lunedì 8 ottobre 2007

Sojuz: pareggite acuta

I sintomi c'erano già tutti da un paio di settimane: ma la partita di ieri pomeriggio ha dato ai 40mila accorsi al Lenin-huset la definitiva conferma. Il male che attanaglia gli uomini di Castro ha un nome ben preciso: pareggite.
La partita contro la Rebelde ne è stato il chiaro emblema: gli uomini di casa hanno dato vita ad una gara spavalda giocata tutta all'attacco, in cui hanno creato una valanga di occasioni da gol salvo poi rendersi incapaci di concretizzarle a dovere.
Pronti via e son subito fuochi d'artificio: Mancini e Semioli danno spettacolo, ma gli avanti in maglia rossa latitano in fase conclusiva. Desolante soprattutto la crisi realizzativa di Giampaolo Pazzini: per l'attaccante di Pistoia un solo goal in stagione. Troppo poco per colui che in estate era dato come l'erede di Herr Toni.
Gli ospiti sono alle corde, ma i padroni di casa non riescono a stenderli fino al minuto 28. Quando Mancini raccoglie a tu per tu con Julio Cesar una splendida verticalizzazione di Semioli. Il tocco del brasiliano è uno zuccherino delizioso che si spegne lemme lemme oltre la linea di porta: uno a zero e pubblico in visibilio.
A questo punto i sardi pensano di avere la gara in pugno, e ricadono nel solito errore di specchiarsi troppo in loro stessi. Mancini continua a far ammattire la difesa catanese ma sembra proprio voler entrare in porta col pallone.
Il punteggio resta allora bloccato sul pari, anche al minuto 81 quando l'arbitro (forse impietosito dalla mancate verve sotto porta delle Furie Rosse) concede un generoso penalty per un presunta trattenuta su Filippini. Sul dischetto si presenta Zampagna: ma la scarpata di Riccardo Cuor di Leone è da dimenticare. Traversa!!
Poco male, si dicono in cuor loro i tifosi Sojuz. Ma ci vorranno pochi minuti affinché la beffa si compia.
E' da pochi secondi scottato l'ottantanovesimo quando, in una delle rare sortite offensive ospiti, su un traversone tesissimo di un fino ad allor sornione Foggia irrompe di testa Cassano. La capocciata non è per nulla pericolosa per Doni, ma Bovo è sulla traiettoria e non può far a meno di sfiorare la palla col gomito.
Rigore!
Mutu si presenta dagli undici metri, decidendo bene di non emulare Zampagna. Doni sfiora soltanto, ma non può evitare la segnatura: 1-1.
I quattro minuti di recupero non regaleranno altre sorprese.
Castro in sala ammette: "Difettiamo in concretezza -sibila scuro in volto- ma il gioco c'è ed i risultati arriveranno".
Sarà vero, ma in intanto il Salisburdo non perde un colpo e con una doppietta di un magistrale Kakà espugna il campo della Enemy. La Sojuz precipita così a meno 6 punti in quarta posizione, preceduta anche da Rebelde e Miserere.

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