giovedì 30 agosto 2012

SUBURBIA C.F.C. - ROSA E MAGLIA 2012/2013


GENOVA. Una giornata grigia e piovosa accoglie presidente e staff dirigenziale del SUBURBIA C.F.C. giunti in città in occasione della presentazione della squadra allestita per la prossima stagione fantacalcistica. Migliaia di persone (e numerose papere di gomma) si sono radunate in piazza De Ferrari a scoprire i nuovi beniamini. Ingolositi dalla scoppiettante stagione passata, i tifosi si attendevano una rosa competitiva per raggiungere il titolo che ormai  per la società doppiocrociata manca da oltre dieci anni.
Bisogna subito precisare: l’attesa non è stata vana. Contrariamente all’anno scorso – in cui la rosa iniziale era apparsa scadente agli occhi di esperti e neofiti – il nuovo Suburbia appare equilibrato e competitivo in ogni reparto. Ben 5 le conferme rispetto alla rosa precedente: con capitan Chiellini (ormai inamovibile bandiera) sono rimasti a Genova il confermatissimo Mirante, il pilastro Pasqual (alla quarta stagione) e il giovane Gabbiadini (che però appare quantomai precario). Incredibile la storia di Bradley: liberato dalla società per le eccessive richieste economiche è stato snobbato dai concorrenti nonostante l’ottima stagione scorsa. Venuto a più miti consigli è stato reintegrato in rosa come ottavo centrocampista.
Tra i nuovi acclamatissimo dalla folla e da un 33% dello staff dirigenziale (…menomale che c’è da fidarsi…) Nicola Legrottaglie. All’ultimo ha preferito la francescana sobrietà del Suburbia alle moine della curia romana. Graditissimo inoltre il ritorno di Gastaldello, anche lui storico difensore della compagine verde-bianco-blu. A centrocampo meritano una lode gli arrivi di Lodi (…gioco di parole meschino…), Merkel e Jankovic. Moralez, invece, è stato accolto da qualche fischio. Forse per il passato Sojuz. Forse perché considerato troppo pagato. Un motivo in più per impegnarsi sul campo.
Anche l’attacco merita un cenno. Più che per i due titolari, bomber d’esperienza e da tempo nel taccuino della dirigenza (si veda Kim Jong della scorsa settimana), appaiono sopra le aspettative la terza e quarta scelta a disposizione dell’amatissimo mister Walter E. Kurtz. Berghessio è arrivato da Oristano per un tozzo di pane e con il dente avvelenato contro Zuzzo e Sau è un gioiellino in attesa di essere scoperto.
“Finalmente un mercato che rispetta e soddisfa appieno i piani societari” – ha esposto un raggiante presidente – “il mister voleva una squadra solida e l’abbiamo accontentato”. “Sono un po’ preoccupato dai portieri, dove oltre Mirante mi sembra ci sia poco. Ma le priorità erano altre”.
Alla domanda sui rimpianti risponde: “Dispiace per Biabiany e Barzagli, soffiatici da Zuzzottino all’ultimo fantamilione. Sono anche molto deluso di aver perso Basta e Palacio. Purtroppo per Dusan, si è fatto ammailiare dalle sirene di Mordor. Per Rodrigo, invece,  Salisburdo ha offerto una cifra fuori mercato. Ma era dalla scorsa stagione che si interessava del giocatore. Fortunatamente Palacio però, non è andato a rinforzare una diretta concorrente per lo scudetto”.
Infine un commento sul calendario, che vede il campionato aprirsi contro la Sojuz, ultima avversaria dell’anno precedente. E alla terza di nuovo ad Oristano con il Salisburdo. Da notare anche alla quinta il pseudo-derby del cuore con i Beerbanti parmigiani. Chiuderà la stagione lo scontro con gli spagnoli del Madrottu, possibile scontro decisivo, visti gli obiettivi del presidente castigliano e la imponente rosa dei galacticos con Giovinco e la coppia Aquilani-Montolivo su tutti.
“Sono tranquillo, iniziamo fuori casa contro Zuzzo. Ricordiamo che l’anno scorso abbiamo rubato punti importanti al Lenin-huset. Tocca a loro dimostrare qualcosa: noi, giocando fuori casa, non abbiamo molto da perdere”.

4 commenti:

  1. Jankovic a 4 dimostra l.insipienza fantacalcistica della Lega. Io avevo offerto almeno 35 (ma immagino fossi rimasti senza sold ormai). Il tempo mi darà ragione...

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  2. 35 mi sembra eccessivo, ma, ovviamente, avevo offerto più di 4... però è un po' discontinuo...e rischia di non giocare sempre...

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  3. Cmq giocarsi tutti i soldi per i primi non è una mia politica, da sempre...

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