martedì 13 marzo 2012

Nuovo corso, vecchia scuola...

Qualcosa bolliva in pentola. Era un esonero annunciato quello di Renzo Bossi, ufficializzato pochi minuti fa dai presidenti dello Stalking Lisbona assieme al direttore sportivo Umberto Bossi (in lacrime per l'occasione).
La società si è mossa giovedì scorso quando, con un sotterfugio, ha infilato un biglietto sotto la porta della stanza d'albergo che ospitava Renzo; il biglietto recitava: "asi cagau su cazzu, tira a casinu!".
A questo evidente segnale Renzo Bossi ha lasciato mestamente le redini della squadra, tuttavia non nasconde di essere attaccato a questa società e sottolinea ancora una volta quelli che sono i suoi ideali con una t-shirt al limite della legalità.


La società aveva vari contatti per trovare un sostituto, e ha scelto un allenatore con le idee veramente chiare, il grande Roberto Calderoli.
Per Umberto Bossi sono stati momenti concitati...dopo aver rischiato un nuovo ictus per l'esonero del figlio, è passato a una condizione emotiva di eccitazione tanto che per qualche secondo è riuscito a pronunciare alcune parole di senso compiuto. La sua gioa è giustificata dal fatto che il suo amico Padano (calderoli_r@posta.senato.it) sarà alla guida della squadra prima guidata da suo figlio.
"Questa successione puzza tanto di interessi privati per il Carroccio", queste le accuse dei primi contestatori. La risposta, seppur mugugnata, di Umberto è stata: <<tanto non potete dimostrare un cazzo!>>.
La vittoria dello Stalking quindi è merito del nuovo mister, che la società ha voluto presentare solo dopo la partita per scaramanzia. Rob ha concesso una sola battuta ai cronisti che gli chiedevano se lui avrebbe tenuto Cissè, la sua risposta è stata più che eloquente come testimonia l'immagine sottostante.



Ora lasciamo tempo al nuovo coach per dare una strigliata ai giocatori, e dopodiché si riprenderà a voltare alto.

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