martedì 8 dicembre 2009

Scoppolata madrileña

Poderosa prova d'orgoglio del Real Madrottu che, nonostante l'alternanza di risultati, non manca all'appuntamento con la Sojuz e regala ai suoi tifosi una prestazione a dir poco maiuscola contro l'attuale capolista.
L'allenatore Marcello Salis schiera un ormai rodato 4-4-2 che letteralmente schiaffeggia il pretenzioso quanto inconsistente 4-3-3 scelto da Argiolas.
Come previsto, del calcio spettacolo sbandierato dalle furie rosse nemmeno l'ombra ed è invece la concretezza della rediviva corazzata madridista a dominare.
In attacco il tridente schierato dalla Sojuz rimane spuntato di fronte alla muraglia eretta dal Real, mentre a centrocampo l'impalpabile linea a 3 dei padroni di casa si infrange come un servizio di cristalleria contro la ben più sostanziosa linea a 4 avversaria.
Partita impeccabile di tutto il collettivo madridista, eccezion fatta per Diego Milito in serata non proprio brillante; poco male, d'altronde non si può sempre contare sul Principe.
Ci pensa dunque Palladino ad aprire le danze al 22' del secondo tempo e poco dopo Vargas ribadisce impietoso al 26'; per l'occasione, il cileno decide di celebrare in modo alquanto canzonatorio (vedi foto), indossando il famoso copricapo siciliano in evidente allusione alla scoppolata inflitta agli oristanesi.
Al 44' s. t. annullato un goal a Gilardino per manifesta indecenza delle furie rosse, che paiono non essere mai uscite dallo spogliatoio; convalidato invece un pallonetto di Budan, che dalla tribuna insacca nella porta di Frey per il perentorio 3-0 finale.
La vetta torna dunque ad essere un obiettivo plausibile, il prossimo scontro al vertice tra Sojuz e Tartarughe Lixia potrebbe già delineare le sorti di questo pazzo campionato; il Real Madrottu dal canto suo spera in un loro pareggio e punta alla terza vittoria consecutiva.
Sarà comunque necessario trovare una soluzione alla discontinuità dimostrata recentemente, vuoi per repentini cali di forma di pezzi fondamentali dello scacchiere madridista, vuoi più semplicemente per sfiga profonda.

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