venerdì 27 febbraio 2009

MEGLIO ARGIOLAS


S
alta la seconda panchina della Burdesliga: dopo Cesare Maldini anche He-Man deve cedere il suo posto. Al suo posto, le primarie Sojuz eleggono il Maresciallo Argiolas. Ma scoppia lo scandalo brogli.

ORISTANO - Il sorpasso in vetta operato dagli Sbronzoni non poteva passare inosservato e nella tarda mattinata di lunedì è arrivata la decisione che sembrava nell'aria da settimane: con un freddo comunicato la Sojuz FC "è desolata di rimuovere dal suo incarico mister He-Man ringraziandolo per il lavoro svolto ed i successi ottenuti".

Insomma al principe di Greyskull non è bastato il titolo ottenuto pochi mesi fa: troppo deludenti gli ultimi due mesi delle Furie Rosse che hanno dilapidato un cospicuo vantaggio e si son fatti prima raggiungere eppoi superare dagli inseguitori. Gilardino è diventato uno spettro, il centrocampo non esiste più, e tutta la squadra sembra non seguire più la guida tecnica. Inevitabile perciò è parsa a tutti la decisione venuta da via Tirso.

In piena tradizione Sojuz si sono pertanto svolte nella giornata di ieri le primarie per l'elezione del successore di He-Man. Accanto gli outisder Hector Baboden (presenza fissa la sua), il piccolo Riccardino Fuffolo e Gianfranco Sollai, i candidati forti che si sono contesi la panchina fino all'ultimo voto sono stati il Maresciallo Argiolas, candidato più gradito alla presidenza oristanese, ed un tale Cadonacci sconosciuto all'intera comunità campidanese ma che rivendicava la cittadinanza oristanese da generazioni.

Al termine di una campagna elettorale senza esclusione di colpi (gli striscioni cubitali "Meglio Argiolas" si contrapponevano a "Sojuz, torna a sorridere"), i tifosi si sono presentati numerosissimi al Gaudì per le operazioni di voto. Col risultato di una schiacciante vittoria per Cadonacci. Nella tardissima nottata tuttavia il colpo di scena, con un duro comunicato la società di via Tirso dava di fatto la vittoria ad Argiolas, escludendo dalla contesa elettorale Cadonacci a causa di compromettenti intercettazioni telefoniche dalle quali traspariva come egli non fosse altro che un burattino nelle mani della presidenza degli Sbronzoni che speravano in questo modo di ottenere un finale di cmapionato più "morbido".

Un raggiante Argiolas ha diretto nella mattinata odierna il suo primo allenamento: "Dobbiamo cementare il gruppo -le sue prime dichiarazioni- solo così potremo riprendere il cammino interrotto". Sul papocchio elettorale taglia corto: "Salvaisì -questo il suo messaggio per gli Sbronzoni- da veri sardi venderemo cara la pelle".

mercoledì 11 febbraio 2009

IL POPOLO SOJUZ INSORGE: RUBENTINI MAI!!

Rivolta popolare ad Oristano durante la presentazione del neo-acquisto Marchisio, cui viene rinfacciata il passato rubentino. Presidente ed allenatore Sojuz gettano acqua sul fuoco, ma l'inserimento si prospetta duro.

ORISTANO - E' arrivato oggi in città il neo-acquisto delle Furie Rosse Claudio Marchisio. Il centrocampista piemontese classe '86 scuola Rubentus, vanta anche un passato nell'Empoli, e giunge nel capoluogo campidanese con la formula del prestito con diritto di riscatto per colmare il vuoto lasciato dall'infortunio di Mario Alberto Santana (la sfortunata ala verdeoro è stata operata oggi: i prati verdi lo riattendono non prima di settembre).

Ad attendere Marchisio non è stata però una folla festante, ma un nutrito e rumoroso manipolo di ultras rossi che ha fatto sentire tutto il suo disappunto per la mossa della Società. Al neoacquisto è infatti rinfacciato il passato in maglia bianconera: "Rubentini non ne vogliamo" hanno gridato durante l'intera conferenza stampa mentre cingevano letteralmente d'assedio la sede sociale del Gaudì.

Sulle polemiche taglia corto il Presidente Sojuz: "Dopo l'infortunio di Santana dovevamo scendere sul mercato in un momento in cui le alternative possibili erano poche: d'altro canto in squadra abbiamo già merde intertristi e milaniste (Cruz e Ambrosini, nda, che pare non abbiano ben accolto il poco celato riferimento)".

Nel corso della conferenza stampa è intervenuto al riguardo anche il tecnico He-Man che ha minacciato di convincere i suoi ultras a suon di colpi. Se questo basterà ad evitare i fischi a Marchisio, lo si scoprirà al Lenin-huset domenica pomeriggio. Quel che è certo, è che il discorso di He-Man ha fatto istantaneamente disperdere il picchetto di ultras che circondava il Gaudì.